domenica 12 giugno 2011

A tutti i nostri bambini e genitori biancorossi

Cari Bambini, gentili Genitori,
siamo in chiusura di una stagione sportiva intensa e , per certi versi, probabilmente irripetibile per il susseguirsi di emozioni, passioni, dolori e gioie che abbiamo vissuto insieme. Dall’infinita tristezza per la scomparsa del nostro prof. Speroni, alla trepidazione e commozione per il massimo traguardo appena sfiorato dai nostri fratelli maggiori della prima squadra. Una stagione che ha chiuso trionfalmente un ciclo, iniziato sette anni fa. Da settembre si riparte. Il Varese non molla mai. Nuovi volti, tra giocatori e massimi dirigenti, con cui confrontarsi, per non perdere quel patrimonio di amore verso i colori biancorossi cosi faticosamente conquistato. E vi voglio ringraziare. Per la pazienza e l’ entusiasmo che ci avete dimostrato, per la vicinanza, la simpatia, l’educazione ed il rispetto. Lo sapete bene, ormai ci conoscete, siete di famiglia. La nostra-vostra Scuola Calcio è un’anomalia nel panorama delle società professionistiche. Per noi l’educazione al rispetto di se stessi, dei compagni, degli avversari e dello stemma che si porta sulla maglia, viene prima di ogni possibile vittoria. Già , la vittoria. Sarei un ipocrita se negassi l’importanza dell’ingrediente agonistico e competitivo nella vita sportiva dei ragazzi in età scolare. E’ certamente stimolante ed insegna il valore del sacrificio per ottenere il risultato. PER ASPERA AD ASTRA era solito dire il nostro grande Alfredo. La vittoria. Ma non a tutti i costi. Non se significa immolare la componente educativa sull’altare del trionfo. Siamo una Scuola Calcio giovane, nata pochi anni fa, con tanto ancora da imparare. Da tutti. Soprattutto dalle tante Società dilettantistiche sparse sul territorio. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con corazzate calcistiche che la pensano diametralmente all’opposto, che selezionano persino i lacci delle scarpe,  abbiamo sopportato insieme la fastidiosa supponenza di parecchi pseudo-Mourinho, alchimisti del pallone, veggenti e sapientoni che ci spiegano la vita. Ma abbiamo sempre fatto tesoro di tutte le esperienze.  Cercheremo, con il vostro aiuto, di migliorarci ancora. Per noi il gioco è movimento ed educazione. Per me in particolare, la vittoria è vedere un bimbo che inciampa sul pallone ed, a fine stagione, ha acquisito i fondamentali del gioco del calcio. Perché cosi ha accresciuto la propria autostima e sarà un bimbo migliore in tutto, non solo perché calcia una palla. Grazie, dunque, ed arrivederci per altre nuove avventure ! Vi abbraccio forte, perché noi biancorossi siamo cosi, cuore e passione ! Forza Varese !
                                                     MARCO CACCIANIGA
                                          Responsabile Scuola Calcio A.S.Varese 1910      

sabato 11 giugno 2011

Noi la pensiamo cosi

Spyro Gyra

Fondato nel 1974 a Buffalo nello stato di New York dal saxofonista Jay Beckenstein, il gruppo degli Spyro Gyra ha rappresentato la band di riferimento della Fusion Music per oltre trent'anni. Gli Spyro Gyra nascono come gruppo strumentale da studio di registrazione, combinando elementi ritmici del soul, jazz, rhythm'n'blues, pop e rock con melodie gradevoli e grande spazio all'improvvisazione tipica del jazz. Jay Beckenstein con l'amico di sempre, il tastierista Jeremy Wall, decide di allargare il gruppo a musicisti delle scene jazz rock di New York, per lanciare la Band alla realizzazione del primo album nel 1976, Spyro Gyra, con l'etichetta indipendente Amherst Record. La squadra è completata da Chet Catallo alla chitarra, Davis Wolford basso, Eli Konikoff batteria e Gerardo Velez percussioni. Il successo giunge immediato. La Band, che assume il nome da un'alga marina, Spirogira, nota come "I capelli delle Naiadi", si impone all'attenzione del pubblico, al gruppo si aggiunge il tastierista Tom Schumann e, nel 1978, gli Spyro Gyra firmano il contratto con la MCA Records, dando il via ad una partnership che contribuirà a portare la band di Buffalo nella leggenda della jazz fusion internazionale. Nel 1979 viene pubblicato Morning Dance, la cui title track rimarrà nelle classifiche specializzate per anni e che frutterà al gruppo un disco di platino. A seguire Catching The Sun, Freetime, Carnaval, Incognito, album straordinari, densi di ritmo, nei quali convivono il jazz ed i ritmi latini, la musica nera ed il pop easy listening. Gli Spyro Gyra propongono un laboratorio musicale, transitano tra le fila i migliori musicisti della piazza fusion, dal vibrafonista Dave Samuels al chitarrista Julio Fernandez, dal bassista Oscar Cartaya ai percussionisti Rubens Bassini e Cyro Baptista. Nel 1984 realizzano il primo live Access alla Areas, confermando le straordinarie qualità strumentali dei singoli componenti, esplicitate nel brano Latin Streets, brano inedito di grande energia. Il sodalizio con MCA Records si chiude nel 1989 e nel 1990 gli Spyro Gyra firmano per l'etichetta GRP Records di Dave Grusin e Larry Rosen. La collaborazione durerà sette anni, il gruppo esplorerà timbriche più jazzate, vengono pubblicati dischi sempre di grande successo quali Three Wishes, 20/20, Dreams Beyond Control ed il live Road Scholars, uno dei migliori cd di fusion mai prodotti, con arrangiamenti trascinanti, passionali ed esplosivi come la versione di Shaker Song e South American Sojourn. Nel 1999 il gruppo abbandona GRP ed imbocca la via della New Age, incidendo per la Windham Hill Records l'album Got The Magic. E'un flop disastroso. Le atmosfere ovattate poco si addicono a musicisti del calibro degli Spyro Gyra che ritrovano il senno firmando un contratto con l'etichetta Heads Up International e tornano agli antichi splendori ripercorrendo la via maestra della containazione ritmica in chiave latina. Ecco allora la pubblicazione di Modern Times, Original Cinema, The Deep End. Dopo oltre trent'anni di carriera gli Spyro Gyra non perdono la grinta e la voglia di stare insieme, come una vera squadra, come siamo noi biancorossi, dai nostri fratelli maggiori in serie B all'ultimo dei bimbi. E' una musica positiva, energica, solare, vivamente consigliata prima di affrontare una giornata di lavoro. O per sognare. Spazi aperti, viaggi, la vita. Seguite gli Spyro Gyra, seguite i loro sentieri latini, carburante per l'anima
                         Marco Caccianiga 

venerdì 10 giugno 2011

Progetto Bimbo. Il Calcio in età pre-scolare

La piccola Matilde zampetta felice stringendo tra le mani la sua palla colorata, la mostra al terribile Ivan che, dolcemente, la rimprovera "EHI MATI, IL MISTER HA DETTO DI USARE SOLO I PIEDI, ALTRIMENTI ARRIVA IL MAGO MERLUZZO E CI FA IL SOLLETICO..." Osservate il vostro bimbo quando gioca..., è felice, immagina, inventa. Nel gioco realtà e fantasia si confondono, influenzandosi e diventano, nella fascia di età tra i tre ed i cinque anni, due realtà senza precisi confini. Il gioco è il reale del bimbo, lo aiuta a conoscere il proprio corpo ed il suo utilizzo in funzione del tempo, dello spazio, degli altri, delle regole. Il bimbo di tre anni vuole giocare da solo con i propri giocattoli poi, dal quarto anno di vita, non ama la solitudine, si fanno sempre più rari i momenti del gioco isolato, cerca il contatto con il gruppo, con i coetanei, elabora le regole. Nel gioco il bimbo non finge, non assume atteggiamenti falsi o viziati, ma si esprime nella sua realtà concreta. A cinque anni si arriva ad un gioco più preciso e codificato, meno irrazionale e più legato alle sequenze di vita vissuta. Il bambino tra i tre ed i cinque anni, dunque, mentre gioca sviluppa in sè la forma più elementare dell'intelligenza attraverso il movimento. L'esperienza motoria è educazione, se ben guidata è la base dell'apprendimento. La palla è il sussidio didattico più stimolante. Coordinazione, agilità, lateralità, destrezza, proposte ludiche a gruppi. E poi i giochi di imitazione, di ruolo, di regole. La struttura a disposizione è un campo in erba sintetica, morbida, igienica, pulita, senza i residui polverosi della terra o la fastidiosa umidità del fango. Il campetto è la casa dei vostri bimbi, diventerà familiare come il cortile di casa o la colorata aula dell'asilo. L'Educatore sarà amico, maestro, fratello maggiore. L'A.S.Varese 1910 costruisce il proprio futuro partendo proprio dall'attività di base, coinvolgendo i bambini in età prescolare, attori protagonisti del PROGETTO BIMBO, che ha lo scopo di restituire il sorriso al Gioco del Calcio. Ci crediamo. E' l'idea vincente. Ci fa piacere che ora, dopo ciò che è accaduto nel mondo degli "adulti", i vertici istituzionali considerino decisiva l'attività ludico-educativa nel Pianeta Calcio. Il Varese 1910 è già salpato verso i sicuri approdi del Gioco Educativo.
                                                                                                            Marco Caccianiga

Nasce il blog della scuola calcio. Siete tutti invitati


Amici!!
Con vera gioia vi annuncio che ho deciso di aprire uno spazio che sia casa comune per tutti gli appassionati della scuola calcio as varese 1910. Posterò con periodicità variabile tutto ciò che mi sembrerà interessante e utile per la scuola e la formazione educativa dei bambini. Spero che vogliate partecipare numerosi e vi abbraccio.
Forza Varese!

Marco