lunedì 4 febbraio 2013

A volte accade...

Un sabato italiano, un pomeriggio da Serie B (ora la chiamano Bwin, ma io resto legato alle tradizioni di un Calcio senza scommesse...), un gruppo di tifosi emiliani in trasferta a Varese, le solite, inutili schermaglie verbali tra opposti sostenitori, gli spalti che si riempiono, volti noti e apprendisti stregoni che sbavano per la tribuna d'onore, improbabili madrine che si aggirano per la "zona vip" del terreno di gioco a caccia di telecamere e microfoni per rilasciare dichiarazioni, perle di saggezza, stewards che si dispongono freneticamente a presidiare le zone di competenza. E poi Polizia, Carabinieri, Vigli Urbani, Vigili del Fuoco, certamente, seminascosti, anche Navy Seals e Corpi Speciali, mentre all'esterno dello stadio il traffico veicolare è deviato, rivoluzionato, paralizzando un quartiere con negozi, case private, oratorio, chiese, scuole medie e superiori. Va in onda il Campionato di Calcio con i propri deliri. E poi ci siamo noi Mister con una truppa di bambini della Scuola Calcio, convocati per un momento di gioia assoluta, giocare sul campo dei loro beniamini, vederli da vicino, salutarli e correre col pallone tra i piedi tra il primo ed il secondo tempo. Entriamo sul terreno di gioco per un giro "didattico-educativo" del Santuario pallonaro. I bimbi si tengono per mano, osservano con stupore lo sventolio delle bandiere, ascoltano con attenzione i rumori del gioco del Calcio. In campo i giocatori di entrambe le squadre effettuano il riscaldamento. "Guarda c'è Neto" "Ciao Giulio!" "Che mani grosse ha il portiere!", i bimbi si lasciano andare ad esclamazioni di entusiasmo, Neto Pereira, Ebagua e Bressan, pur concentrati negli esercizi preparatori, rivolgono ai bimbi un sorriso. Un papavero della FIGC, stretto nel suo completo da pinguino in giacca e cravatta, ci invita a non disturbare i giocatori durante il riscaldamento. Già, inflessibili censori mentre negli stadi italiani entra di tutto, dai motorini ai lavandini, dai fumogeni ai colteli... Alessandro III di Macedonia invidiava la percezione ingenua del mondo da parte dei bambini, non ancora imbrigliati dal pensiero convenzionale. Ma, si sa, i supponenti distano leghe dal buon senso... Proseguiamo il giro. Eccoci nella zona di campo riservata alla squadra avversaria, i canarini del Modena che schierano due vecchie conoscenze biancorosse. Daniele Dalla Bona è, oggi, assente per infortunio, in compenso è presentissimo Wilfred "Willie" Osuji, il folletto di cioccolato, come lo apostrofava a volte Beppe Sannino. I bimbi sono troppo piccoli per ricordarselo, ma non noi Mister. Il Varese di Sannino e Maran era molto legato alla Scuola Calcio. Pesoli, Buzzegoli, Terlizzi e poi Neto, Kurtic, Nadarevic, Tripoli eccetera, spesso si intrattenevano a fine allenamento a giocare con i bambini. Willie corre, salta, palleggia. E poi ci vede. E' un istante. Corre da noi, è rimasto com'era, pulito, semplice. Baci, abbracci e foto. "Mister ma era Balotelli?" chiede un Michelino estasiato... Transitiamo sotto la curva degli ospiti e l'assurdità del Pianeta Calcio prende forma. I modenesi espongono uno striscione di ringraziamento agli amici di Cremenaga per il sostegno post terremoto. Applausi da tutto lo stadio. Il tempo di un sospiro e gli stessi che si erano sbellicati in battimani convinti, intonano cori offensivi contro gli emiliani che non ci stanno e rispondono a tono. Allora ho un'idea. Il piccoli Tommi indossa la maglia del Modena perchè, come da cerimoniale, dovrà accompagnare il capitano del Varese in campo. Lo chiamo e con Mister Antonio ci dirigiamo proprio sotto la curva modenese. Tommi li saluta, i tifosi gialloblu si interrompono di colpo e, all'unisono, fischiano, applaudono, gridano, inneggiano  a Tommi "il bambino più bello d'Italia" e rivolgono apprezzamenti a tutti i nostri piccoli biancorossi. E' la magia dell'ingenuità e dello stupore. Dovrebbero imporlo d'ufficio, obbligare tutte le società professionistiche. Al bando parassiti in campo solo per apparire e spazio a legioni di bambini! Dai FIGC, basta volerlo... La partita sarà bellissima, nell'intervallo i piccoli calciatori avranno la loro ribalta di sorrisi, applausi, incitamenti. Mister Cosimo, Mister Federico, Mister Antonio e Mister Marco, più felici dei bimbi, li riaccompagnano dai genitori, sicuri di aver contribuito a dipingere, per una volta, il Calcio di buoni sentimenti.
MARCO CACCIANIGA